Il percorso narrativo di alcune letture, ci consente di ripercorre un tratto di storia recente del giardino italiano che, sul finire degli anni ’60 in Italia, si sviluppa come ambito culturale quasi come un vero movimento che, se da un canto cerca di recuperare il gap con i paesi anglosassoni, è dall’altro precursore di quell’architettura del paesaggio che, negli anni a venire, si svilupperà in forma matura anche in Italia. Lo spunto è offerto da due interessanti letture, quella di “Niente di Naturale” di Daniele Mongera e di “Un piccolo mondo. Un mondo perfetto” di Marco Martella.
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