PERSONAGGI: L’INTERVISTA AD ALESSANDRO MELIS

Il curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2020 di Venezia sarà l’architetto Alessandro Melis. Così ha stabilito il MiBACT al termine di una procedura di selezione a cui erano stati invitati cinque nomi rappresentativi del panorama nazionale. Tra le proposte presentate, il progetto dal titolo “Comunità Resilienti” ha convinto per “la riflessione sulle urgenze dell’architettura in Italia, nel quadro di prospettive future e opportunità per la ridefinizione del ruolo strategico e multidisciplinare dell’architettura”. Da anni Alessandro Melis si occupa di problemi di estrema attualità come quello delle emergenze globali e ora, con la nomina di Curatore del Padiglione Italia per la 17a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, vede realizzarsi un sogno di lunga data, poter dare un contributo decisivo a un cambiamento materiale e culturale, per quanto riguarda situazioni di grande rischio ambientale. Hashim Sarkis, Curatore della Biennale, in linea con le scelte tematiche che sono state affrontate negli anni precedenti, sollecita la responsabilità sociale dell’architetto, richiedendo ai partecipanti una riflessione sull’urgenza di una convivenza più civile e sostenibile, in un mondo in continua evoluzione, dove emergono grandi disuguaglianze e molte divergenze. Alla domanda “How will we live together?” (Come vivremo insieme?), Melis risponde scegliendo, tra i molteplici significati della parola together (insieme), quello che ci vede accomunati “come pianeta intento ad affrontare varie crisi che richiedono un’azione globale affinché possiamo continuare a vivere”. Non a caso il padiglione si intitola Comunità Resilienti e accoglie l’incoraggiamento di Sarkis che suggerisce di invitare e coinvolgere all’evento della Biennale altre professioni, da artisti a costruttori, in nome di un’architettura che deve diventare “il punto di riferimento di un vasto impegno interdisciplinare”. Raggiunto a Londra per questa intervista, Melis ci racconta la sua idea rivoluzionaria, quanto inedita, di ridefinire una tassonomia dell’architettura del futuro, che segna un patto con il pianeta e con l’umanità. Alessandro Melis ha dedicato entusiasmo e anni di studio ad approfondire come ricomporre le problematiche di una città sottoposta all’impatto violento di una crisi ambientale di amplissime dimensioni. Il Padiglione Italia occuperà due porzioni delle Tese delle Vergini, per una superficie totale di circa 1800 mq.

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