La pandemia da coronavirus ha riposizionato il nostro corpo nello spazio fisico, in quello sociale, in quello della vulnerabilità e del controllo imponendo di ripensare radicalmente al progetto di paesaggio e alle sue categorie. Ancora presto per trovare soluzioni e tracciare linee di sviluppo proponiamo in questo numero due studi importanti che se pur diversi nei temi si muovono nel solco di un unico comune denominatore, il confinamento e la distanza non possono essere la sola cura, il paesaggio urbano è una risorsa dentro la quale possiamo e dobbiamo trovare risposte per un nuovo modo di vivere.
BOOK – RECENSIONI
Novità editoriali in Italia e nel mondo.