Nella zona ottocentesca di Grottammare, la copertura di un garage offre lo spunto per la costruzione di un giardino pensile con l’obiettivo di accogliere e offrire privacy ai committenti. A firma di Lucio Piunti, il piccolo spazio si interroga sul concetto di limite: chiudere senza nascondere per non correre il rischio di perdere ogni possibilità di interazione con il paesaggio circostante. Il risultato è una piccola oasi di tranquillità dove alberi e arbusti della macchia mediterranea declinano i volumi e i colori in un gioco di contrasti tra forme composte e spontanee.
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