Gli aeroporti rappresentano emblematicamente il senso del non-luogo, una efficiente globalità che esprime più o meno ovunque il medesimo livello di elaborazione dell’architettura dell’“estraneità”. Luoghi che, se pur attraenti, non mostrano nessuna connessione ai caratteri identitari della cultura della città o del paese in cui si collocano, sono un paesaggio di percorrenza, di transito, di attesa. Qui, a Khanh Hoa, il progetto di LJ-Group accoglie con entusiasmo la sfida di progettare gli spazi esterni dell’aeroporto internazionale di Cam Rahn, quale opportunità per stabilire nuove connessioni che, come un “atterraggio”, si radicano nel paesaggio circostante nell’intento di sperimentare nuovi e più elevati standard qualitativi.
BOOK – RECENSIONI
Novità editoriali in Italia e nel mondo.