IL PAESAGGIO NASCOSTO. LA COMUNICAZIONE GENERATIVA NEI LUOGHI DELLA COMPLESSITÀ

Il paesaggio comunica a chi ne fa parte il senso e le ragioni di un’appartenenza culturale, sociale, economica o politica. Comunica sempre anche una sceneggiatura materiale e immateriale, che permette o nasconde, che promette e scoraggia: il paesaggio è il grande medium tra tutti i soggetti – individuali e collettivi – e il loro ambiente. Sia che si parli del paesaggio che sentiamo nostro, sia di quello che non ci è permesso di vedere, non c’è dubbio che esso sia la madre di tutte le battaglie, tra poteri forti e deboli, tra vincitori e vinti. Questa è la premessa del lavoro di ricerca dedicato alla comunicazione generativa – il modello che Luca Toschi concepisce nei primi anni ’70 tra la University of California di Los Angeles e Firenze, e che sviluppa attraverso progetti di ricerca applicata culminati nel Center for Generative Communication, dell’Università di Firenze – che dopo anni di lavoro fianco a fianco, Eugenio Pandolfini, approfondisce in un saggio sulle relazioni tra paesaggio e comunicazione.

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