Il colle, dove Giacomo Leopardi appena ventenne si recava attratto dalla magica vista sull’orizzonte senza fine, ritrova, dopo il progetto di restauro e valorizzazione appena inaugurato, la sua voce narrante. Lo scorso settembre infatti, alla presenza del Presidente della Repubblica e del Ministro dei Beni Culturali, il FAI con il Comune di Recanati e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani ha inaugurato l’Orto sul Colle dell’Infinito – che dal 1837 è intitolato a una delle più importanti poesie della letteratura italiana. Qui, Paolo Pejrone dona il progetto di riqualificazione che, mantenendo il carattere agreste, restituisce al luogo l’originario contrasto tra la sua dimensione umana e il vertiginoso immenso, quella esperienza più volte vissuta, intensa e significativa, che mette il poeta di fronte al senso dell’esistenza umana e che, da quell’attimo, trae l’ispirazione per il suo “L’infinito”.
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