Coerenza ed equilibrio tra poetiche progettuali inserite in un paesaggio magico. La villa realizzata nel 1963 da Luigi Caccia Dominioni è un esempio emblematico di attenzione all’inserimento ambientale che, attraverso una disinvolta articolazione dell’impianto compositivo, attua quel magico rimando tra interno ed esterno nel quale il paesaggio, collaborando attivamente con l’architettura ne risalta il segno venendone a sua volta generosamente ricambiato. Il giardino, a firma di Rita Sicchi, si sviluppa in coerenza con gli obiettivi dell’architettura valorizzando l’affaccio privilegiato sul Lago Maggiore che attraverso un rinnovato linguaggio compositivo, semplice e armonico, non tradisce i forti elementi identitari.
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