Un approccio olistico trasforma il grande giardino residenziale, in abbandono, in un lembo di paesaggio domestico, dove la pietra ritrova il suo ritmo nei tagli di ghiaia e la vegetazione scandisce il tempo nelle grandi masse di Taxus baccata. Ma il vero protagonista del giardino è l’orizzonte, alla cui contemplazione è dedicata un’intera zona dove lo sguardo si rivolge a leopardiana memoria “sedendo e mirando, interminati spazi…e sovraumani silenzi, e profondissima quiete” per “naufragar dolce in questo mare” oltre il quale il sole abbandona la giornata tra le dolci colline marchigiane.
TORINO: ORTIALTI
Vincitore del primo Premio WE-Women for Expo 2015 e Padiglione Italia, OrtiAlti è un...