In quest’epoca di incertezze vere, riguardo ai tanti temi che la realtà ci sottopone, “attraversiamo un momento molto favorevole e promettente per il paesaggio urbano contemporaneo, poiché mai come oggi la cultura del progetto, le politiche e l’opinione pubblica convergono sulla necessità di una sempre maggiore presenza della ‘natura’ all’interno delle città.” È con questa dichiarazione, contenuta nell’interessantissimo saggio introduttivo di apertura di questo numero, che avviamo il nostro viaggio con TOPSCAPE. Una dichiarazione che, come l’autrice Annalisa Metta ci spiega, è tutt’altro che priva di pericoli perché “il verde rischia di diventare il nuovo beige… uno sfondo neutro e consensuale”, riducendo “la ricchezza e l’eterogeneità dei significati dei paesaggi del nostro tempo”.