È stata recentemente approvata dal Parlamento Europeo la “Nature Restoration Law”, il cui contenuto è stato anticipato da PAYSAGE nel numero 53 di TOPSCAPE. La Nature Restoration Law è la prima legge europea che prevede il ripristino almeno del 20% degli ecosistemi degradati entro il 2030 con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2050.
Lo scorso 27 febbraio il Parlamento Europeo ha ufficialmente approvato la Nature Restoration Law, un importante passo verso il ripristino degli ecosistemi nell’Unione Europea e un cambio di rotta nel considerare l’impatto degli umani sulla biodiversità. L’obiettivo ambizioso è quello di ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030 e di recuperare tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050.
Con una squadra composta da quasi 2000 ricercatori e ricercatrici, il National Biodiversity Future Center (NBFC) è pronto ad accogliere questa sfida sviluppando strategie operative basate su solide evidenze scientifiche per il ripristino degli ecosistemi.
Il NBFC propone un approccio integrato al ripristino ambientale attraverso un catalogo di soluzioni ispirate alla natura, Nature Based Solutions, una dettagliata mappatura delle aree critiche e la selezione di quelle più idonee e l’implementazione di tecnologie innovative.
In Italia rappresenta il più vasto progetto mai realizzato in Italia dedicato alla biodiversità – reso possibile grazie ai finanziamenti del Pnrr Next Generation EU – che si impegna a collaborare con le istituzioni coinvolte nella protezione, il restauro e il monitoraggio ambientale per favorire il recupero della biodiversità nel nostro Paese.
L’obiettivo è utilizzare interventi attivi per favorire la resilienza degli ecosistemi verso impatti locali e globali, come i cambiamenti climatici, con risultati fondamentali per migliorare la qualità della vita e la salute umana, in una prospettiva Global Health.
Per maggiori info https://environment.ec.europa.eu/topics/nature-and-biodiversity/nature-restoration-law_en