A partire dagli anni Cinquanta, il tempo libero diviene un fenomeno di massa, generando un profondo cambiamento nella definizione dei luoghi deputati alla vacanza e influenzando, di conseguenza, il progetto di paesaggio e del giardino. Nella modernità il desiderio della vacanza come evasione si collettivizza, incarnando nella “corsa al mare” la ricerca di uno scenario altro dal quotidiano e l’occasione di recuperare il proprio rapporto con la natura. In quegli anni Pietro Porcinai, al pari di altre grandi firme dell’architettura, viene coinvolto nella stagione trasformativa del turismo balneare, consentendoci di sondare modalità operative per il progetto di paesaggio e di giardino per la vacanza tramite un sistema di categorie fondamentali – come ecologia e estetica – che si rivelano sempre attuali, nel loro complesso rapporto di apparente antitesi.
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