Nell’ambito della transizione ecologica che si avvia sempre più a essere realtà, questo numero di TOPSCAPE sembra coglierne tutto il portato trasformativo. A partire dall’apertura, in questa occasione affidata a due saggi che, se pur diversi nelle premesse, sono di fatto complementari nelle conclusioni. Il primo sottolinea l’esigenza di ripensare ad alcune funzioni del paesaggio che l’isolamento e il distanziamento sociale hanno messo fortemente in discussione, il secondo invita a una riflessione più profonda sull’uso democratico dello spazio pubblico a favore di categorie che, per la loro natura transitoria, sembrano non trovare spazio nelle risposte progettuali contemporanee, ad esempio quella degli adolescenti.
LONGARA RESTYLING
Le piccole piazze delle cittadine della provincia italiana nel tempo sembrano soffrire...