Una storia lunga 200 anni quella di Sgaravatti Group, tra le più importanti aziende vivaistiche italiane, che proprio nel 2020 festeggia il bicentenario. Nata nel 1820, l’azienda pone le sue radici a Saonara, in quell’area che negli anni diventerà strategica per il settore florovivaistico veneto. Sempre in competizione per il primato con l’americana A.W. Livingstone’s Sons e poi la francese Vilmorin (che in realtà arrivarono dopo), Sgaravatti fu la prima azienda al mondo ad avviare la vendita di piante per corrispondenza. Fulcro di questa strategia, il catalogo, ogni anno più bello e ricercato al punto da coinvolgere per le copertine, sempre più curate, i grandi illustratori dell’epoca, che accompagneranno nel tempo lo sviluppo di questo florido commercio. Molte le tappe e i momenti di svolta, a partire dalla nascita di Porto Rotondo e il successivo incontro con l’Aga Khan IV per la creazione di quella che sarebbe diventata, poi, la Costa Smeralda. È l’epoca in cui l’azienda trasferisce in Sardegna il suo quartier generale dove, da oltre 50 anni, coltiva numerosissime specie negli oltre 32 ettari di vivai. Ultima interprete di questo spirito imprenditoriale è senza dubbio Rosi Sgaravatti, che negli anni ottanta, a causa della precoce scomparsa del marito, prende le redini dell’azienda per traghettarla nella dimensione di una moderna struttura di General Contractor nel settore della costruzione del verde. Una vita intensa, come lei stessa racconta, che oggi guarda al futuro nel passare il testimone alle nuove generazioni.
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