Pur costretto nei limiti del confine fisico del progetto, il giardino ripensato per l’Hotel Mec Paestum si misura nel non facile dialogo tra la densità urbana – che a dispetto della bellezza archeologica del sito rappresenta il carattere forte dell’antica Paestum – e un affaccio al mare che guarda la costa del Cilento, spingendosi fino alla Costiera Amalfitana e di lì a Capri. Un repertorio di bellezza in una difficile competizione che il genius loci ha in fondo suggerito indicando le linee strutturali del progetto: una rinnovata connessione tra l’edificio e il paesaggio che l’aveva modellato.
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