E’ USCITO TOPSCAPE 57

Secondo i dati Ispra e Istat, l’80% del territorio italiano non è urbanizzato e, di questo, circa il 45% è territorio agricolo, il 35% è composto da aree naturali e la restante parte copre aree collinari e montane. Se analizziamo questo dato confrontandolo con i 5500 borghi censiti nel territorio italiano dove vive circa il 30% della popolazione italiana, comprendiamo facilmente il ruolo strategico che questi insediamenti svolgono come primo presidio di tutela e sviluppo del nostro paesaggio più iconico. Luoghi la cui ricchezza risiede proprio nello stretto legame con la natura, il paesaggio, l’agricoltura e la biodiversità. Se a questo sovrapponiamo gli ambiti di ricerca dell’architettura contemporanea e dell’urbanistica, ci rendiamo quanto questi studi siano focalizzati su modelli di sviluppo che riguardano solo il 20%, in media, di un territorio nazionale. L’occasione per affrontare questo tema ci viene offerta dalla recente uscita di En campagne di Simon Teyssou e lo svolgimento del Grand Prix de l’urbanisme 2023 che, grazie al suo approccio visionario per la riqualificazione dei territori rurali e periurbani, pone l’accento sull’importanza di valorizzare questo territori e lo fa introducendo quasi per provocazione la figura del “Paesaggista condotto”. Il suo lavoro rappresenta un’esperienza unica nel ripensare i territori rurali e il suo impegno delinea un nuovo pensiero sull’azione urbana, recuperando le ruralità come laboratorio socioculturale, urbano e ambientale capace di rispondere alle grandi sfide delle transizioni in corso.

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