La città è un milione di cose che spesso contrastano tra loro, poco coerenti con la volontà che, per renderle perfette, richiede che ciascuno abbia il suo luogo, la sua “corsia”. È proprio in questa analisi in ControCampo che Jordi Bellmunt evoca l’incrocio come metafora: incroci stradali, incroci sociali, incroci culturali per ridisegnare a volte un benefico conflitto casuale e creativo, capace di re-immaginare soluzioni per mitigare errori di logica, sia fisica sia comportamentale.
PIAZZA SAN PAOLO
Luogo simbolo per la città di Pisa, la piazza San Paolo a Ripa d’Arno è stata...