Con un territorio di 337 ettari, l’Île de Nantes da circa 20 anni rappresenta senza dubbio uno straordinario laboratorio di riqualificazione e pratiche di paesaggio unico in Europa. Dal 1999, con l’abbandono dei cantieri navali, si avvia un percorso di espansione urbana e paesaggistica che rappresenta, anche nel metodo, un’esperienza unica. Dopo la costituzione di una società di sviluppo urbano d’interesse pubblico e la redazione di una strategia di lungo termine, si stabilisce di assegnarne la regia a masterplan selezionati con autonomie temporali tra gli otto e i dieci anni. Il primo, a firma di Alexandre Chemetoff, ne definì l’ambizione, segnando alcuni punti cardine base, anche per i successivi; a questo faranno seguito quello di Marcel Smets e Anne-Mie Depuydt, e ad oggi quello a firma di Jacqueline Osty e Claire Schorter ancora in corso. Tra i tanti interventi realizzati a seguito del primo masterplan, il progetto dell’École Aimeé Césaire, 1° premio all’EcoTechGreen Award, rappresenta senza dubbio il manifesto culturale di questo laboratorio d’innovazione. Con l’obiettivo di tracciare per le generazioni future la scuola del “domani”, coniuga natura e costruito in un disegno che ne destruttura la rigidità: dove il tetto si fa giardino, il cortile gioco e la cinzione semplice diaframma. Una scuola aperta alla natura, ansiosa di adattarsi agli usi, dilatata verso il quartiere e proiettata agli incroci intergenerazionali.
PIAZZA SAN PAOLO
Luogo simbolo per la città di Pisa, la piazza San Paolo a Ripa d’Arno è stata...