LE PIETRE D’INCIAMPO

Progetto di Gunter Demnig. Testo di Flavia Pastò

In occasione della Giornata della Memoria, TOPSCAPE rilancia l’opera di Gunter Demnig ideatore delle “Pietre d’inciampo” con l’articolo pubblicato nel n° 31 della Rivista a firma di Flavia Pastò.

Le “Pietre d’Inciampo” costituiscono il più grande monumento diffuso d’Europa dedicato ai deportati e ai morti nei campi di sterminio nazisti. In occasione della Giornata della memoria, molte città hanno deciso di onorare le vittime del nazismo con un percorso memoriale fatto di “tracce” che si radicano nel tessuto urbano e nella quotidianità. Un’opera d’arte diffusa nata dall’artista tedesco Gunter Demnig che, iniziata nel 1995, ha portato a collocare fino a oggi più di 70.000 “pietre” in oltre 1800 città.

Prendendo le distanze dalle caratteristiche dei memoriali del XX secolo, gli Stolpersteine, o Pietre d’inciampo, rappresentano oggi una delle più interessanti e innovative tipologie di luoghi della memoria. In esse predominano la temporaneità, la scomposizione e la diffusione, con forme tipiche delle installazioni artistiche, ma con una dislocazione a livello globale. Come un percorso museale che collega città, regioni e stati differenti, esse costituiscono il più grande monumento diffuso d’Europa, dedicato a tutte le vittime del nazismo.

Dalla posa della prima pietra, avvenuta a Colonia nel 1995 in onore dei sinti uccisi ad Auschwitz, sono state installate oltre 71.000 pietre in 21 paesi europei, per segnare i punti dove le SS hanno compiuto i loro atroci crimini. “Ein Mensch – ein Stein – ein Schicksal” (Una persona – una pietra – un destino).

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