La giuria del CITY’SCAPE AWARD 2023 ha assegnato per la categoria A1 “CITY LANDSCAPE: Riqualificazione paesaggistica degli spazi urbani” numerosi premi, tra cui:
– Premio Speciale: BALNEOLIS E LA NUOVA STAGIONE FELIX (n. 80) presentato da SBARCH BARGONE ARCHITETTI ASSOCIATI, con il gruppo di lavoro costituito da RTP: S.B.ARCH-STUDIO BARGONE ARCHITETTI ASSOCIATI (mandataria) – NEOSTUDIO ARCHITETTI ASSOCIATI – Arch. Francesco Nigro – Nicola Spinetto ARCHITECTES SARL – ESPACE LIBRE SARL – ROSMANI PROJECT S.R.L. – STUDIO ASSOCIATO 4E-INGEGNERIA – T.E.S.I. ENGINEERING SRL – Agron. Luciano Mauro – ECO GEO ENGINEERING SRL – Arch. Marina Mori – Arch. Daniele Salvo (mandanti) .
Motivazione: Per l’interpretazione contemporanea del “genius loci”, che si esprime con l’esaltazione dei caratteri naturali, agricoli, cromatici, estetici e del benessere propri di questa nuova declinazione, attraverso l’attenta riscoperta delle matrici storiche e della memoria collettiva dei luoghi e un moderno approccio alla progettazione di nuovi paesaggi su scala territoriale.
– 1° Premio: PARCO MARCONI – ROMA (n. 74) presentato da Maria Cristina Tullio – Studio Architettura del Paesaggio, con il gruppo di lavoro costituito da Maria Cristina Tullio, Elisa Monteduro, Mattia Proietti Tocca, Matteo Polci – Consulenti: Gianni Celestini, Simone Amantia Scuderi, Sandro Polci.
Motivazione: Per il concept progettuale che ha interpretato le trasformazioni del margine fluviale e le modificazioni morfologiche come una matrice “topografica” e figurativa per la conformazione e l’organizzazione degli spazi. Un intervento segmento che prefigura un più vasto programma di parco fluviale. Un progetto che ha saputo trasformare un luogo abbandonato in parco ricco, attrezzato, verde, attento alla biodiversità, dedicato alla socialità, attraverso un sapiente processo di riqualificazione che produrrà cambiamenti sulla percezione non solo del paesaggio ma dell’intera comunità. (In foto.)
– 2° Premio: KEMPENSTRAAT (n. 114) presentato da Studio OMGEVING, con il gruppo di lavoro costituito da OMGEVING – Team Bram Wyers, Kristof de Bonte, Leen de Groote, Luc Wallays, Maarten Moers Project manager Maarten Moers Collaboratori VK architects & engineers (Stability engineer).
Motivazione: Un intervento che propone una perfetta sintesi tra natura selvaggia e “natura curata”, tra percorsi guidati e percorsi liberi, che esprime come il paesaggio possa esprimersi nel suo funzionamento ecologico.
– 3° Premio: SUZHOU HUANYUANDANG (n. 99) presentato da Tus-Design Group Co., Ltd. – Mao Yongqing, Wang Jiawei, con il gruppo di lavoro costituito da Mao Yongqing, Wang Jiawei, Tao Lingxiao, Xu Wenyi, Wang Yaqiong, Yu Zhengkai, Zhang Jielong, Xu Caifen, Qin Juan, Kong Lingyu, Zhang Dongliang, SUN Hao, Wei haopeng, Xu Lingxiao, Chen Kai, Gu Yachun, Liu Huili, Wu Bo, Fang Wei, Wan Xuping.
Motivazione: L’intervento restituisce con un’azione di restauro ecologico non solo una porzione di paesaggio prima inaccessibile ma anche un sistema di controllo delle piene fluviali attraverso la ricostruzione di habitat naturali fragili, dove lo sviluppo della flora e della fauna locali e la fruizione da parte della comunità diventano simbolo di un nuovo paesaggio culturale.
– Menzione speciale: IMPERIA URBAN PARK (n. 108) presentato da Jean-Marc Schivo & Partners Architects con il gruppo di lavoro costituito da : Jean-Marc Schivo, Lucilla Revelli, Cinzia Amabile.
Motivazione: Il progetto rappresenta un caso-studio per la capacità di mascherare un depuratore attraverso un parco pubblico diventato punto focale del sistema paesaggistico e ambientale di Imperia. Una concentrazione di svago, divertimento, arte e cultura in una grande infrastruttura di paesaggio che articola stanze verdi, labirinti vegetali, playground inclusivi e verde verticale.
– Menzione: PARC JULES FERRY (n. 105) presentato da Agence In Situ con il gruppo di lavoro costituito da In Situ – Emmanuel Jalbert, Emilie Collavet, Artelia BET VRD, Les Éclaireurs, ICC BET.
Motivazione: Per l’esemplare riuscita di tessere insieme, in modo coerente ed equilibrato, le tante potenzialità dell’area, conferendo al nuovo parco un forte valore identitario e nel contempo un ruolo nevralgico e federatore nel tessuto urbano.