BIOMA: BIOPARCO DEL MEDITERRANEO

Nel cuore della Piana Campana prende vita BIOMA, il Bioparco del Mediterraneo, un’oasi verde tra scienza, arte e natura. Un’opera firmata da S.B.ARCH. Bargone Architetti Associati, vincitore del concorso, che trasforma Boscoreale, esaltando la biodiversità vesuviana e regalando un viaggio immersivo fra paesaggi, cultura e sostenibilità.

Nel cuore stratificato della Piana Campana, tra le pendici fertili del Vesuvio e le soglie della memoria pompeiana, si insedia BIOMA – Bioparco del Mediterraneo, che a conclusione del Concorso internazionale bandito dal Comune di Boscoreale ha decretato il progetto vincitore. Firmato dallo studio S.B.ARCH Bargone Architetti Associati l’opera paesaggistica e culturale si impone non come semplice parco botanico, ma come dispositivo rigenerativo, ecologico e simbolico: una matrice vivente in cui il paesaggio diviene infrastruttura sensibile, capace di generare appartenenza, educazione e sviluppo sostenibile.
Il progetto si articola su 22 ettari attraverso una struttura insediativa fondata sul principio del mosaico verde, che rifunzionalizza la storica griglia agricola trasformandola in tessuto connettivo per pratiche didattiche, naturalistiche, produttive e culturali. La sezione longitudinale nord-sud ospita i servizi principali, mentre le fasce perimetrali costruiscono un sistema di connessioni fluide tra serre didattiche, campi sperimentali e padiglioni scientifici.
La narrazione spaziale è condotta da elementi paesaggistici emblematici: il bosco vesuviano attraversato da un percorso sopraelevato culminante in una torre belvedere; il lago igrofilo, dispositivo idraulico e biotopo ecologico; l’agrumeto espressionista, che reinterpreta le cromie e le tradizioni colturali del territorio. Un borgo rurale rifunzionalizzato ospita un hub culturale e ricreativo, con spazi immersivi e un’inedita declinazione virtuale nel metaverso.
BIOMA si configura come infrastruttura di biodiversità mediterranea, laboratorio permanente di ricerca botanica, conservazione e divulgazione. L’intento progettuale supera la dimensione contemplativa per abbracciare una visione sistemica del paesaggio come bene comune generativo, connettore ecologico, sociale e turistico.
Come sottolineato dall’architetto Federico Bargone,” il progetto è un dialogo raffinato tra arte e natura, ispirato alla poetica di Paul Klee, dove rigore tecnico, estetica e sostenibilità si compongono in una nuova alleanza tra l’uomo e il suo ambiente”.

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